2.4. Alleanze sindacali -
percorso
2.4.0.
Introduzione alle alleanze sindacali
Alleanze sindacali I
CAE dovrebbero sempre riflettere le mire e gli obiettivi dei sindacati che
organizzano un’azienda. I CAE devono essere considerati degli strumenti di
UNI Europa e i suoi affiliati devono difendere e promuovere gli interessi dei
dipendenti. C’è la necessità di garantire che i membri del sindacato traggano
veramente beneficio dalle diposizioni legali europee e che il management
delle aziende non aggiri le rappresentanze sindacali legittime. Per questa
ragione, lo sviluppo di alleanze sindacali è un elemento fondamentale nel
nostro lavoro per dei CAE forti. |
2.4.a. L’obiettivo di un’alleanza sindacale
Qualunque
DSN e CAE dovrebbe basarsi su un’alleanza sindacale europea stabile e
definita chiaramente che copra l’azienda coinvolta. L’alleanza dovrebbe
collegare i membri del DSN/CAE sindacalizzati, il coordinatore DSN/CAE, e i
rappresentanti degli affiliati (dirigenti sindacali) che organizzano
l’azienda coinvolta. L’obiettivo
dell’alleanza sindacale è di: -
Garantire
il massimo sostegno agli DSN/CAE -
Garantire
un approccio sindacale comune verso l’azienda coinvolta -
Raccogliere
informazioni per ottenere una panoramica complessiva dell’azienda -
Garantire
un equilibrio tra interessi nazionali degli affiliati, per permettere un vero
approccio europeo/internazionale, creando una base stabile per le attività
sindacali transnazionali (quali le campagne o le negoziazioni per un accordo
quadro globale). -
Sviluppare
il CAE in quanto strumento per dare potere ai membri del CAE delle nazioni
con un poco o nessun coinvolgimento sindacale per richiedere e godere degli
stessi diritti dei colleghi di nazioni con sindacati più forti. -
Discutere
e implementare strategie per aumentare la sindacalizzazione nelle aziende e
nei CAE. -
Proteggere
e promuovere gli interessi dei lavoratori all’interno di una multinazionale
che opera in Europa. L’alleanza può essere estesa oltre l’Europa e diventare
un’alleanza sindacale internazionale. I settori di UNI Europa dovrebbero
iniziare delle alleanze sindacali coordinate per le aziende dei loro settori,
decidendone la struttura, il raggio d’azione e le possibili regole delle
procedure, e garantire che questo processo sia trasparente. Cooperazione con altre federazioni sindacali europee Se
diverse federazioni europee che sono membri di ETUC organizzano la stessa
azienda, UNI Europa coopererà con queste federazioni in un modo aperto e
costruttivo, a beneficio dei lavoratori coinvolti. La TUA può essere creata: 1) Prima di iniziare la procedura per la creazione di un
CAE o la designazione del DSN anche in caso di Societas
Europea 2) All’interno di un CAE già esistente Il caso 1) normalmente è meglio in termini di efficacia, ma il
caso 2) normalmente è più frequente a causa del semplice fatto che la
strategia per la TUA è il risultato dell’esperienza fatta da UNI nei CAE. 1)
Piattaforma e costruzione dell’alleanza Ø
E’ fondamentale preparare una bozza di accordo CAE, affinché le
negoziazioni avvengano in base al NOSTRO testo e non a quello che sarà quasi
certamente proposto dall’azienda. Tale bozza dovrebbe essere pronta per
essere condivisa dal SNB prima dell’inizio delle negoziazioni e da portare
alla prima sessione di quest’ultima. Ø
E’ fondamentale trarre vantaggio dai contatti diretti nelle varie
nazioni e sindacati interessati alla creazione di una DSN, per garantire la
massima preparazione nella procedura e prevenire che il management nomini I
membri della DSN che non sono veri rappresentanti sindacali, o almeno veri
rappresentanti dei lavoratori. (vedere anche 2.5.0) |
2.4.c.
Informazioni geografiche e finanziarie
Vedere 2.2.c
Contabilità aziendale: uso del manuale E’ fondamentale raccogliere informazioni
sulla distribuzione geografica e sulla leva finanziaria (catena di comando
per partecipazioni) per capire chi realmente gestisce il gruppo e da dove,
per negoziare al giusto livello di proprietà. Vedere 5.3. Glossario allegato:
contabilità aziendale In particolare: B, C, D.1 |
2.4.d. Come relazionarsi con gli altri membri
Come
relazionarsi con gli altri membri Formazione
per capire la “comunicazione interculturale” Strumenti
di comunicazione: web, social network Rete europea dei rappresentanti dei lavoratori Si dovrebbe utilizzare il potenziale dei CAE di
includere membri del comitato e quelli dei rappresentanti dei lavoratori in
un rete di comunicazione. Questa rete dovrebbe essere coordinata dal comitato
direttivo dei CAE e sostenuta dai sindacati. In questo modo, i CAE possono
dare un contributo sia alla cooperazione migliorata che alla comprensione
interculturale – anche a livello nazionale – e può aiutare la comunicazione
tra dipendenti di un’azienda, specialmente quelli di nazioni dove la
rappresentanza dei lavoratori a livello nazionale, e quindi l’opportunità di
condividere le informazioni, non esiste. Le differenze culturali tra le persone e i gruppi
sono storicamente basate sulla loro classe, età, educazione, sesso e esperienze
personali. I valori culturali non sono ne statici ne esclusivamente definiti
dalla nazionalità. Il miglioramento delle competenze interculturali
per un CAE dovrebbe coprire due aspetti. -
Innanzitutto, capire la comprensione degli altri
di se in quanto rappresentanti dei lavoratori, e pertanto ottenere una
panoramica dei diversi sistemi di rappresentanza di interessi nelle nazioni
di membri CAE. -
In secondo luogo, imparare le differenze nel
comportamento sociale e nelle interazioni tra persone in generale, che sono
influenzate da tradizioni sviluppate storicamente, e come queste possono
interferire con il lavoro congiunto del CAE. Barriere linguistiche e sfide interculturali Le differenze tra lingue e culture giocano un
ruolo importante nello sviluppo della comunicazione tra rappresentanti dei
lavoratori, e con il management, e non dovrebbero essere sottovalutate.
Questa sfida deve essere affrontata e i problemi che si verificano in questo
contesto devono essere risolti. Per tali questioni, questo manuale cerca di
contribuire con i suoi moduli corrispondenti. Problemi linguistici Il problema accompagna i Comitati Aziendali
Europei fin dall’inizio. E’ chiaro che è di grande aiuto per lo sviluppo di
relazioni mutue che si possa comunicare in una lingua comune. Questa lingua
comune può essere solo l’inglese, in base alle nostre conoscenze attuali.
Quindi non ci sono altre opzioni se non accettare il fatto che se qualcuno
vuole dare un contributo significativo ai CAE per una durata di tempo
considerevole, dovrebbe padroneggiare la lingua inglese o almeno impararla.
L’inglese non è solo l’unica lingua globale dei management; offre anche molti
benefici in termini di acquisizione di competenze che altre lingue non
possono offrire. Per esempio, è abbastanza facile raggiungere un livello di
padronanza grazie al quale si riesce a farsi comprendere (senza errori)
relativamente in fretta. Pertanto, i membri CAE hanno l’opportunità di
conversare al di fuori degli incontri su questioni riguardanti la vita di
tutti i giorni, in particolare la vita lavorativa. Normalmente, le competenze
linguistiche dei membri CAE tendono a non essere sufficienti per comprendere
temi complessi, per non parlare di esporli in maniera chiara. Pertanto devono
essere forniti interpreti e la traduzioni di un numero significativo di
documenti ai membri CAE che ne hanno bisogno. Questo è stato stipulato
nell’accordo in termini impliciti. Inoltre: chiunque riesca a trovare un
interprete affidabile, dovrebbe farne uso a ogni incontro – questo migliorerà
ulteriormente la comprensione. Per
sviluppare una comunicazione efficace all’interno di un gruppo di lavoro
interculturale, è importante che le persone riflettano sui propri valori
culturali, siano in grado di analizzarli di volta in volta, e sintonizzino se
stessi sulla mente degli altri, oltre a migliorare le proprie abilità per
“vedersi come gli altri vedono loro”. |